domenica 22 settembre 2019

Florence Castle annuncia una nuova avventura originale

C'è un motivo per cui il blog è rimasto inattivo così a lungo: Florence Castle sta preparando una nuova storia 100% originale che probabilmente vedrà la luce al termine del Progetto Aftermath della serie MASS EFFECT. Essa ha come tema un argomento molto caro all'autrice poiché si tratta in assoluto del primo macro-universo che ha creato, nato nel 2009-2010 col nome temporaneo di The Game Fighters... ma col tempo tale nome è rimasto.

The Game Fighters. Vita, morte e miracoli
Il logo della serie TGF: Soundwaves (2016), ormai abbandonata dopo un solo capitolo a causa del disinteressamento della stessa autrice.
The Game Fighters, fondamentalmente, è come la DC Comics o la Marvel, un macro-universo all’interno del quale si concentrano più storie, con protagonisti in parte familiari per i giovani. Poiché tutti questi individui fittizi hanno subìto alterazioni, è perché nell’atmosfera prevale la magia, divisa naturalmente dal Bene e dal Male, quest’ultima conosciuta come Forze Oscure o Lato Oscuro. Il futuro remoto della Terra rappresentata in questa fiction è come quello del romanzo 1984 di George Orwell o del film Metropolis di Fritz Lang, comandata da un malvagio "Grande Fratello" che ha ordinato tassativamente di “bloccare” la fantasia dei giovani costringendoli ad affezionarsi ai personaggi realistici di un buon romanzo classico piuttosto che una figurina colorata e animata che si muove sullo schermo della propria TV.
Gli esordi nel 2009-2010 erano acerbi: i "Gamer" erano integrati con gli umani della Terra alla stregua degli anime giapponesi (i Game Fighters di allora erano solo ragazzine normali che si trasformavano in guerriere magiche, il che sapeva già di già visto) e le storie piuttosto piatte e infantili, molte delle quali erano addirittura copie di episodi di una serie preferita dell'autrice ma con sequenze, nomi e personaggi diversi. Per non cadere nel plagio, allora, la Castle doveva inventare storie inedite, coinvolgenti, capaci di suscitare nel lettore un senso di scoperta dell'ignoto e non ad annoiarlo con situazioni che aveva già visto al cinema, in TV o giocando ai videogiochi. Per questo motivo, eliminato il fattore realistico della Terra, Castle doveva affinare il suo talento provando e riprovando a scrivere episodi inediti magari prendendo ispirazione dalla Rete. 
Ed è nel pieno della sua adolescenza che ha scoperto di riuscire a ricavare un embrione di storia partendo da un'immagine che le aveva colpito in particolar modo, oppure immaginare la suddetta scena come se fosse una sequenza tratta da un film o da una serie TV... e infatti questo era l'intento di Castle: far credere al lettore che non sta leggendo un testo scritto ma guardando in un immaginario televisore un episodio particolare della serie The Game Fighters con tanto di sigla, che per la Castle era la hit del 2010 On a mission di Gabriella Cilmi. Episodi che non vedranno mai la luce, poiché sono stati tutti scartati proprio per mancanza di originalità e per questo ci sono pervenuti solo gli elenchi degli episodi di cui sono composte tutte le serie della Prima e della Seconda Generazione (di quest'ultima sappiamo che esiste una storia chiamata TGF: Cast Away - Eroi alla Deriva del 2012-2013, anch'essa purtroppo incompiuta).
Il Decepticon Dreadwing in una scena tratta dalla serie animata TRANSFORMERS: Prime (2010). Il personaggio è piaciuto tanto a Florence Castle che gli ha regalato un alter ego umanizzato nella sua serie The Game Fighters, ribattezzandolo Dren Dreadster (cioè "Il temibile") Wind.
L'unica serie The Game Fighters a noi nota che sia mai stata pubblicata completa appartiene alla cosiddetta Terza Generazione. Era il 2014 quando Florence Castle presenta su DeviantArt la prima puntata di TGF: Back to the Dark (Ritorno all'Oscurità in italiano), pur non seguendo l'ordine numerico di progressione. I cinque eroi vengono dunque chiamati a accompagnare una maga nel regno delle ombre chiamato Darkadia, nel quale però rimangono intrappolati a causa di un sortilegio dell'ex allieva di Dora Darkfire che precedentemente si era spacciata per la maga di cui sopra. Nonostante l'aria di novità che permea in tutta la storia (un'atmosfera più cupa, un tono di scrittura più maturo rispetto alle favolette della prima generazione, etc.), alcuni personaggi sono dei veri e propri prestiti dai media preferiti dell'autrice... in questo caso, i Transformers, tra cui spicca l'equivalente umano del Decepticon Dreadwing, che come l'originale è in lotta con sé stesso al fine di portare un po' di giustizia al responsabile della morte del fratello gemello a cui era molto legato. Purtroppo, il problema della storia non è l'abuso dei personaggi "parodiati" ma che è collocata in medias res, cioè è iniziata in un punto specifico della trama principale che purtroppo non è più possibile recuperare; un frammento separatosi dall'insieme che si è ormai perso nel cosmo. Castle, dunque, si ritrova costretta a correggere ulteriormente il tiro e, nonostante TGF: Back to the Dark sia stato accolto positivamente dal pubblico, The Game Fighters si è già avviato verso un lento declino, dovuto probabilmente al graduale disinteressamento e alla carenza di idee. A lungo andare, la serie era destinata a morire dopo circa cinque anni di vita!
Neanche nel 2016, finalmente libera dagli impegni scolastici, Florence Castle non riesce a riconvertire i Game Fighters alla nuova generazione con la nuova serie TGF: Soundwaves (il cui titolo richiama l'omonimo brano di Angie Be del 2010), il cui fine era far riscattare Wave Thunder (alias Soundwave dei Transformers) e farla passare dalla parte del Bene ora che gli Ingannatori/Decepticon sono ormai morti o redenti. Sfortunatamente però non conosciamo quasi nulla di questa serie perché ne è stato pubblicato solo il primo capitolo, il 20 marzo, e già presentava come caratteristica peculiare l'omaggio al videogioco InFAMOUS (2008) della Sucker Punch, o meglio al suo seguito del 2011 - il nuovo compagno di Wave, l'antagonista e il suo braccio destro, e la misteriosa "principessa di ghiaccio" sono infatti parodie di alcuni personaggi tratti dal suddetto videogioco, sebbene siano stati tutti contaminati dallo stile fantasy tipico di TGF.
La locandina della defunta serie TGF: Shakarian (2018).
Due anni dopo il flop di TGF: Soundwaves, Castle ha già abbandonato il brand di Tranformers per dedicarsi ai videogiochi di casa BioWare e, così ispirata, lancia al pubblico l'arrivo di uno "speciale" che celebri questo nuovo sodalizio. Il messaggio del teaser di lancio recitava così:
Finalmente una buona notizia dopo la pausa estiva: tra il 2017 e il 2018 è previsto il rilascio di un nuovo capitolo della serie The Game Fighters, il grande macro-universo creato da Florence Castle, all’interno del quale si concentrano storie e protagonisti più o meno familiari per i giovani. Questa volta, la trama abbraccerà, oltre ai personaggi storici, il cast principale (o almeno una parte) della trilogia MASS EFFECT della BioWare. Non solo, la trama ruoterà attorno non a uno, ma a due protagonisti, di cui uno appartenente alla serie di cui sopra e l’altro è un volto familiare. 
I protagonisti, dunque, avrebbero dovuto essere gli equivalenti Gamer del Transformer Sideswipe e dell'eroe della saga videoludica MASS EFFECT Garrus Vakarian, come suggerito dalla prima locandina della serie. Doppio protagonista significa doppio punto di vista, due macro-sequenze narrate in prima persona che si intrecciano perfettamente fino alla risoluzione finale della vicenda. Purtroppo è tutta aria fritta e nemmeno TGF: Shakarian è riuscito a uscire dal suo guscio, rivelandosi dunque come l'ennesimo aborto della Castle. La storia non funzionava perché soffriva, come i TGF di Prima Generazione, di episodi simili avvenuti in questo caso nella fortunata trilogia di mamma BioWare. Anche questo progetto viene abbandonato ma potrebbe rappresentare il seme per una rinascita.
In occasione del decennale della serie infatti Castle sta già pensando a un restyling forzato che porterà un po' d'aria fresca dopo anni di alti e bassi. Si tratta di un "film" con uno stile completamente nuovo e l'introduzione di eroi vecchi e nuovi a inaugurare la Nuova Generazione di The Game Fighters.

Il nuovo The Game Fighters
Il nuovo logo della serie.

In un futuro prossimo, sulla Terra la società è bigotta fino al midollo a tal punto da abolire (grazie a un decreto delle Nazioni Unite approvato da un umano di nome Silas) tutti quei personaggi e serie di cartoni/videogiochi/giocattoli fantastici e simili, lasciando solo quelli realistici, come Tomb Raider o Assassin’s Creed, e preferendo così un’educazione più rigida e monocromatica. Ciò comporta l’esilio di tutte le creature fantastiche preferite da bambini e ragazzi verso una realtà parallela ma gemella alla nostra. Nasce così il Game World, accessibile grazie al Cancello che separa la fantasia dalla realtà.
Conosciuto anche come Ludo-Mondo, esso ha l’aspetto di un mondo fantasy ma i suoi continenti sono uguali ai nostri ma con nomi storpiati, ma certe ambientazioni sono tipicamente moderne e la maggior parte occidentalizzate: ne è un esempio Hi-Tech City, la New York Gamer, spettacolare e piena di tecnologia... fin a quando una terribile battaglia trasforma la città in un deserto di rovine chiamato Junk Town.
Sfortunatamente, però, durante il viaggio i Gamer subiscono una mutazione: tutti quelli provenienti dai cartoni animati diventano anatomicamente proporzionati, azzerando tutte le loro caratteristiche “caricaturali”; i Bakugan e i Pokemon, che sono prevalentemente zoomorfi, assumono un aspetto umano pur mantenendo in alcuni casi la loro natura “bestiale” (i primi) o addirittura si trasformano nella flora e fauna locale (i secondi); i Transformers, i celeberrimi robot alieni della Hasbro, subiscono la mutazione più pesante di tutte, diventando umani ma alti la metà rispetto alle loro forme robotiche originali ma conservano la capacità di trasformarsi; e così via.
La storia di questo nuovo The Game Fighters ha ben cinque protagonisti, tutti diversi tra loro e con background altrettanto diversi: un semidio guerriero, un principe maledetto (nel senso che qualcuno gli ha sferrato contro una maledizione che è la base dei suoi poteri), un ambiguo uomo-ragno, una donna licantropo e una fata - sono Drago, Brandon, Raysharper, Crystal e Paige. I cinque sono finiti sulla Terra per errore, e purtroppo qui il "Grande Fratello" ha abolito la fantasia dei bambini e ragazzi. Quindi, per tornare a casa, i Game Fighters dovrebbero prima eliminare il decreto e poi aprire il Cancello che separa i Ludo-Mondo dalla Terra stessa. La cosa non è facilissima, perché ognuno fatica a collaborare con gli altri: ad esempio, Rayshaper è il responsabile della maledizione di Brandon, che lo spinge a trasformarsi in uno spirito della vendetta ogni volta che viene sopraffatto dalla paura o quando è un amico a essere in pericolo.
Sono stati confermati anche altri personaggi quali l'antagonista (un uomo di nome Silas che gestisce l'organizzazione chiamata Grande Fratello) e la misteriosa benefattrice che fornisce i Game Fighters di gadget (una donna di nome Zara Ray). 

Queste sono solo alcune delle mille anticipazioni rivelate fino a oggi. Nelle prossime pagine inizieremo a approfondire soprattutto i personaggi e qualche accenno della trama.

martedì 11 giugno 2019

APPROFONDIMENTO: Perché proprio Garrus? (terza parte)


Mass Effect Logo.jpg
Ormai sono trascorsi dieci anni e più, ma esiste ancora una fetta di giocatori affezionati alla cara, vecchia triade di giochi della BioWare del famoso comandante Shepard. Noi conosciamo bene questa saga al punto che in queste pagine stiamo rilasciando il quarto capitolo "scritto dai fan per i fan" con protagonista la Shepard personalizzata di Florence Castle. Ma perché la Castle ha insistito di voler dare maggior rilievo a uno dei compagni di Shepard tanto non solo da regalargli il ruolo di "fidanzato" ma anche di dedicargli intere sezioni della storia di cui sopra? Grazie anche all'aiuto dell'utente Tumblr Ace Queen King, in questo speciale in più parti cercheremo di fare chiarezza sul famoso/famigerato beniamino delle giocatrici di Mass Effect, Garrus Vakarian

Parte 3: Garrus come interesse amoroso (2 di 3)
Abbiamo visto come Garrus è sempre stato una spalla per Shepard, senza mai chiedere nulla in cambio. È stato proprio una sicurezza fin dall'inizio. Che poi come tutti i Turian, tende a comportarsi come se avesse sempre bisogno di dimostrare il proprio valore... e invece sotto è una persona piena di rimpianti ed insicurezze dovute ai propri fallimenti (i contrasti col padre, il sentirsi un poliziotto fallito, un vigilante fallito e probabilmente anche un Turian fallito), basta vedere come va in palla ogni volta che parla con Shepard di cose che non siano relative alla missione corrente o alla guerra. Ma andiamo con ordine...

My Archangel by kotorikurama
Kotorikurama, Il mio Archangel. Fanart digitale pubblicata su DeviantArt (2015).
In MASS EFFECT 2 (2010) Shepard muore, tutti i suoi compagni prendono strade diverse, ma più di tutti Garrus sembra subire gli effetti più drammatici. Molti fan della relazione (compresa la stessa Castle) lo attribuiscono al rimorso di non aver seguito Shepard quando ha avuto l'occasione - e se è vero che la comandante è il motivo per cui Garrus si reca su Omega, sta di fatto che egli non riesce a digerire come sia stata trattata l'anima di Paige e che è frustrato dall'ingiustizia. Capisce che tutti gli avvertimenti lanciati da Shepard al Consiglio siano stati ignorati. Quel che è peggio è che vede la sua migliore amica lentamente ridipinta dal suo stesso governo come una profetessa pazza
Garrus non lo accetta e così fugge su Omega, dove diventa più o meno come Paige: guida una squadra variegata di paladini della galassia e li riunisce sotto la sua bandiera... e poi naturalmente Sidonis lo tradisce. E sta morendo.
Ma, come si vede in questo video montato ad hoc dallo YouTuber Maetel Cho con la relazione completa, ecco che arriva Paige, la sua vecchia comandante, proprio nel momento del bisogno! E anche dal modo in cui si salutano, è chiaro che le cose sono cambiate: si chiamano per nome, quindi né Comandante né Vakarian, e Paige addirittura allarga le braccia come se volesse abbracciarlo! Per uno come Garrus - che innalza barriere invece di abbatterle - insistere che qualcuno lo chiami per nome e non col suo titolo è un bel passo avanti. E il fatto che ribadisca che le cose sono "come ai vecchi tempi" dimostra a tutti un individuo che vuole disperatamente riaccendere l'amicizia che i due avevano un tempo.
E quando torna a bordo della Normandy il suo primo pensiero è lei. E il loro rapporto si trasforma automaticamente nell'amicizia sviluppata tempo addietro. Esaminiamo il loro linguaggio corporeo nella prima scena post-reclutamento (parti dal minuto 5:55 nel video): Shepard è rilassata. Mantiene una certa distanza con Garrus in un modo che non si vede con altri personaggi, compresa Tali, al primo dialogo. La sua espressione ci suggerisce che è interessata a ciò che dice l'interlocutore, ecco perché lo segue nei suoi spostamenti per mantenere costantemente la distanza nel suo spazio personale. Garrus invece sembra concentrato quasi esclusivamente su di lei durante tutta la durata della scena. Le uniche volte in cui si allontana è quando chiama in causa la morte della sua squadra (china il capo ed esce dall'inquadratura).

MASS EFFECT 2 (2010). Al ritorno sulla Normandy, Garrus viene immediatamente medicato e questo è il suo nuovo aspetto. La "toppa" scomparirà nel capitolo successivo, lasciando più evidenti le cicatrici.
Poi c'è Occhio per occhio, la sua Missione Lealtà, più il famoso/famigerato siparietto su allungo e flessibilità al termine della stessa... ossia l'apice del loro rapporto, specialmente per una Shepard Eroe.
Prima di tutto, partiamo dalla missione in sé, di come Garrus e Paige siano sincronizzati durante tutto lo svolgimento. Qui Paige fa un passo indietro e segue gli ordini di Garrus. La differenza di grado tra i due scompare completamente - notare come Garrus non protesta se la comandante non è d'accordo con lui su quale sia la cosa migliore da fare. E anche se lui obbedisce alle sue volontà (non sparare ad Harkin, per esempio), spesso non indietreggia e opta per un piano alternativo (mettere KO Harkin con una testata). Ora non sono più maestra e allievo, ma compagni.
Anche quando i due sono in disaccordo nell'astroauto circa il futuro destino di Sidonis (dal minuto 19:35 nel video di cui sopra), notiamo che il loro linguaggio del corpo non ne mostri mai la rabbia, ma mantengono un costante e reciproco contatto visivo. Dopodiché, come ormai sappiamo, Shepard può decidere se dare a Garrus una linea di tiro libera oppure bloccarla.
La cosa sorprendente è che lei lo fa di continuo, ogni volta che sposta Sidonis un po' più lontano dalla bocca di fuoco di Garrus e, a sua volta, questi si rifiuta di sparare.
In effetti è evidente che Paige non permetta mai a Garrus di premere il grilletto. Come Isaac Newton ci insegna, qualsiasi colpo sparato ucciderebbe Sidonis. Ma lei lo costringe a scegliere tra ucciderli entrambi o nessuno. Lo sta sfidando, forzandolo a riflettere su ciò che vuole davvero, ma non c'è dubbio che tenga.
Ed è allora che Garrus capisce che lei è più importante per lui, tanto da preferire abbassare il fucile che fare del male a Paige... per lui questa è una vera rivelazione!
Questa è la prima volta in cui Garrus si rifiuta di sacrificare un innocente per colpire un bersaglio. Situazione del tutto differente al suo confronto con Saleon in MASS EFFECT (2007). Per lui le vittime del Salarian «erano già morte», ma qui stiamo parlando di Paige, che è già morta (e presto lo sarà di nuovo, missione suicida e tutto il resto) - e non può sparare. Egli supplica Paige di spostarsi, ma non la minaccia mai che lo farebbe comunque se solo potesse. Lei significa molto per lui al punto che qui di fatto è disposto ad abbandonare del tutto il suo retaggio culturale. La prospettiva Turian afferma, come direbbe Sentinel Prime nel film TRANSFORMERS 3 (2011), che «le esigenze di molti contano più di quelle dei pochi»; vale a dire che per lui portare la pace alle famiglie della sua squadra dovrebbe essere più importante dell'uccidere Shepard, ma non questa volta.
«Tutti hanno una scelta» dice Garrus tra sé; e sceglie lei, cioè l'opzione che garantisca la sua sicurezza perché realizza che è ciò che vuole, nonostante tutto.
C'è un enorme cambiamento nel loro linguaggio corporeo quando Paige torna dal colloquio con Sidonis (dal minuto 24:20 del video). Durante il dialogo, la comandante dice: «So che non è andata come pensavi, ma credo che sia stato meglio così» e, per la prima volta, sfiora la spalla di Garrus.
L'atteggiamento di Garrus, che è già focalizzato su di lei, appare invece più accentuato: china la testa in avanti per guardarla più da vicino. D'altro canto, Paige è talmente presa da lui che, se si piegasse ancora più in avanti, gli cadrebbe addosso. Probabilmente questa è la prima volta che uno pensi all'altra sul piano romantico, il primo indizio che c'è qualcosa di più del semplice legame comandante/soldato, maestra/allievo o anche compagni d'armi.

Questo significa che l'unica persona di cui Garrus si fida come complice è Paige e, alla fine della missione, l'unica che gli guarderebbe le spalle a prescindere dalla situazione è una donna umana. Garrus si preoccupa per lei, e molto!
Ora, la scena successiva (quella sull'allungo e flessibilità - parti dal minuto 25:25 del video), è chiaramente quella da cui si uscirà dalla zona amiciziaMolti credono che Garrus sia sorpreso dalla proposta di Shepard e quindi che non abbia mai pensato a lei come "fidanzata" prima d'ora. Niente di più falso: egli la sta palesemente corteggiando durante il suo aneddoto su come i Turian si preparano alle operazioni ad alto rischio.
Primo, Garrus cambia di nuovo discorso se si lascia la stanza e si torna subito dopo. Secondo, guardate come cambia il suo linguaggio corporeo durante tale scena (salta al minuto 26:46): Shepard è seduta in angolo a gambe divaricate - posa inconcepibile per una donna, nonché innaturale - e l'idea viene addirittura accentuata se indossa l'abito da sera della missione di Kasumi; è un chiaro segno che lei è interessata all'argomento. Per tutta risposta, Garrus diventa nervoso e inizia a vagare per la stanza. Ma quando si arriva alla parte «Potremmo sfogarci insieme», lui si volta a ricambiarle lo sguardo perché sta cercando di attirare la sua attenzione.
Ben più evidente se invece non caschiamo nella trappola (o in caso di uno Shepard maschio) - nel tentativo di testare letteralmente il proprio allungo e flessibilità, Garrus abbassa la guardia e si fa una bella risata. Qui sta tastando il terreno, per capire se lei "ci sta" oppure no. Ma cosa succede se invece diamo risposta affermativa? Ecco uno stralcio dalla novelization della Castle, in cui viene descritto il disagio di Garrus alla "proposta indecente" di Shepard:
«Improvvisamente Garrus divenne rosso in viso; di cosa stava parlando la sua amica comandante? Per quale motivo vorrebbe menare le mani con lui? Non era il suo mentore fino a poco tempo prima? Sì, certo, l'ex Arcangelo di Omega ricordò che Paige lo portava spesso in missione come complementare delle sue abilità biotiche, una tradizione che risaliva a quella volta in cui i due dovevano salvare la dottoressa Michel dagli scagnozzi di Fist, inviati nella clinica della donna per costringerla a non raccontare nulla su una certa Quarian, l'allora giovanissima Tali. Sistemati gli aguzzini, però, Paige lo rimproverò per essere stato troppo impulsivo e che se non avesse prestato maggiore attenzione avrebbe certo ucciso l'ostaggio. Il poveraccio, all'epoca ancora agente dell'SSC, si giustificò che "aveva reagito d'istinto" ma, riconoscendo l'errore, si rassegnò; dopo essere stata eletta Spettro, Paige decise così di metterlo sotto la sua ala per tenerlo in riga nella speranza che non si sarebbe più cacciato nei guai in sua assenza. Da allora, Garrus era diventato il suo allievo, ma trascorsi due anni il giovanotto impacciato in tuta nera e blu si era trasformato in un brillante guerriero armato di Factotum e fucile di precisione.
Ma perché quella proposta insolita? Era stato lo spavento di averlo visto quasi morto su Omega a scatenare questo improvviso, maggior attaccamento nei suoi confronti? Garrus si grattò un poco il mento e promise a se stesso che avrebbe risolto da solo questo mistero...»
E qui inizia subito a balbettare, ma perde del tutto la testa nell'attimo in cui Paige tira in ballo uno spareggio. In un raro momento di riflessione, lui fa un passo indietro, totalmente sopraffatto perché non si è mai aspettato un sì da lei!
E' qui che apprendiamo un nuovo lato di Garrus, ossia impacciato e insicuro, quasi allo stesso modo di Alistair in DRAGON AGE: Origins (2008-09) quando un Custode femmina gli chiede se non abbia mai avuto un rapporto intimo, data la sua infanzia quasi del tutto trascorsa in Chiesa. In effetti, almeno con la Shepard personalizzata di Castle, tutto il quadro d'insieme (una ragazza di bell'aspetto che respinge tutti gli uomini che le fanno la corte, un mostro che ha subito una ferita quasi fatale scatenando la iperprotettività dell'eroina, il fatto che egli abbia iniziato gradualmente ad affezionarle...) è sorprendentemente un rimando al film d'animazione Disney La Bella e la Bestia. Seguendo questo ragionamento, quindi, Garrus avrebbe un'opinione molto ristretta di  come partner dovuto all'essere Turian, possibili e infelici relazioni passate, sentirsi inferiore rispetto ai suoi familiari, eccetera. Non si è mai aspettato che lei ne sarebbe... entusiasta, soprattutto per lui.
Ma lui decide di provarci comunque. Notare come sia inquadrato (fotogramma al minuto 28:45in modo da lasciare visibili quelle parti del corpo considerate per i Turian attraenti - fianchi e cresta - alla battuta: «[...] E se troveremo un modo per farla funzionare, allora... , sicuramente!». E le mandibole sono piegate all'ingiù, forse in un sorriso.
E tornando all'adattamento della Castle, a proposito della scena successiva, leggiamo quanto segue:
«Il viaggio di ritorno verso la Normandy fu compiuto in totale silenzio, con Shepard davanti e Garrus appena dietro, a tre passi di distanza; ma sembrava pensieroso e irrequieto. Una volta a bordo, altrettanto nervosamente si rintanò nel suo habitat naturale, la camera della batteria primaria al ponte 3, per immergersi di nuovo "nel mezzo di alcune calibrature". Per tutto il pomeriggio, però, era distratto, svogliato e soprattutto... strano. L'immagine di Paige con il suo improvviso desiderio di "sfogare lo stress" insieme era rimasta impressa nella mente, così tormentata che rischiava di esplodere da un momento all'altro. In fondo, quello tra lui e Paige era solo un gioco di fiducia, innocuo e passeggero, e poi sarebbero tornati a guardarsi le spalle a vicenda. Come ai vecchi tempi. I due erano solo amici, no?
Il Turian cominciò a camminare nervosamente avanti e indietro per la stanza, sentendo il cuore battere fortissimo sotto la corazza e il sangue ribollire alle tempie. No, la fiducia tra amici era superata da un pezzo e qualcosa in lui lo spinse a prendere l'istinto di correre da Paige a dirle... cosa doveva dire esattamente? Cosa gli stava accadendo? Stava forse impazzendo? Se sì, impazziva per cosa? Quale era la causa della sua improvvisa irrequietezza? Non riusciva a dare una spiegazione valida a tutto questo. [...]
Poi, d'improvviso, un flash... di nuovo nel mondo reale. Ma certo! Come aveva fatto a essere così cieco? L'eccessiva premura di Paige nei suoi confronti potrebbe essere l'indice di qualcosa di più grande, che provasse almeno un briciolo di affetto... e non quello tipico dell'amicizia, andava oltre a quel mondo! Ora Garrus doveva davvero correre da lei e dirle quanto... no, questo non era possibile! Lui era un Turian e lei un'umana. Come potevano sopportarsi a vicenda se appartenevano a due specie diverse? Ma poi rifletté un attimo e corresse il tiro: Paige, bella e intrigante, non ne voleva sapere di cotte e fidanzati fin dai tempi della strage di Akuze... e l'ex Arcangelo di Omega aveva impiegato almeno due anni per farsi finalmente trafiggere, come nelle storie della mitologia greca tanto amate da Paige, da una freccia di Cupido... e tutto per un'umana! Questo spiegava l'improvvisa agitazione che lo aveva spinto a girare per la stanza come un Varren rabbioso chiuso in gabbia! Adesso sì che doveva raccontare tutto a Paige, e invece di richiamarla giù al ponte 3 con una scusa banale, forse un altro aggiornamento dell'artiglieria della nave, trovò la donna già davanti al naso e pronta a conversare ancora col suo Turian preferito.»
E adesso?, domanda l'autrice. L'atteggiamento di Garrus cambia drasticamente ora che ha capito che la loro sta diventando una relazione seria. Così, per far capire che si tratta di un dialogo intimo (ed è una novità, tra l'altro), chiude la porta della stanza. Ed è molto nervoso prima di aprir bocca - e le mandibole si muovono esattamente quando in precedenza parlava con/a proposito di Sidonis. 
La conversazione è estremamente cruciale, perché è qui che le dice ingenuamente che "può trovare uno di più adatto a lei". Vale a dire chiederle un impegno, il che è strano per lui: se loro due sono solo amici, vista la scarsa disponibilità di pretendenti appetibili, è in genere ciò che delinea una relazione.
Inoltre, stiamo parlando di una relazione che richiede molto investimento da entrambe le parti, essendo appartenenti a specie diverse. Non potranno mai mangiare le stesse cose, non avranno le stesse festività, la stessa cultura perfino. E non è neanche una coppia inter-specie comune - di solito si vedono umani e Turian con una partner Asari, e mai tra di loro. Non sa nemmeno se lei è preparata per questo!
Ma se lei è disposta a correre questo rischio, lui lo è altrettanto. Ecco perché le chiede se è davvero sicura di voler evolvere il loro rapporto in qualcosa di più. La reazione di Shepard (anzi, di Paige) è racchiusa in quest'altro estratto dalla novelization:
«Veramente Garrus era già imbarazzato di suo [...] ed era così teso che avrebbe nascosto la testa sotto la sabbia perché Paige non si accorgesse del pasticcio scatenato dalla sua boccaccia infernale. Tuttavia, la donna non si sentì né offesa né arrabbiata e, anzi, vedere quel poveraccio così goffo e impacciato le faceva tanta tenerezza, tanto da accarezzargli il petto, afferrargli le mani e abbassare la voce mentre gli chiedeva con dolcezza: ― Ne sei sicuro, tesoro? Se ti metto a disagio, non c'è problema. Non voglio farti pressione.
"Tesoro". Mai sentita quella parola. Garrus era sempre più teso e immaginò che il vezzeggiativo sia stato buttato lì apposta o in modo involontario... e invece Paige l'aveva usato con un modo tanto rassicurante che il Turian si rilassò un poco...»
Avete capito? Quello di afferrargli le mani è una licenza artistica dell'autrice, ma la carezza sul petto invece avviene realmente nella scena (intervallo tra il minuto 30:10 e 30:15). Badate bene che non ci si aspetta un gesto affettuoso del genere tra amici, ma tra due innamorati - certo, l'amore tra i due è ancora acerbo, ma quello è un indizio importante!
Pertanto sì, siamo finalmente fuori dalla zona amicizia
Curiosamente questo dettaglio viene enfatizzato dal finale del DLC L'Ombra, in cui Liara ci domanda per cosa combattiamo... e qui aggiunge una frase assente in qualunque altra versione di Shepard: «Per la possibilità di dare un po' di pace a Garrus?». Logicamente la nostra Paige risponderà di sì, aggiungendo in tono quasi ironico di "non aver mai pensato di trovare la pace tra le braccia di un Turian". Ricordiamo che questa Shepard è più emotiva del personaggio predefinito e, come abbiamo detto qui, "Paige vede in Garrus come l'unico salvagente che la salverebbe dall'abisso della solitudine e dal senso di colpa di non aver fatto un buon lavoro, nel bene o nel male".


The best type of kiss by xLacie
xLacie, Il miglior bacio. Fanart digitale pubblicata su DeviantArt (2014).
Il culmine di tutta la parentesi di MASS EFFECT 2 avviene nella famosa scena pre-missione suicida, che segna il passaggio dall'amicizia all'infatuazione (parti dal minuto 33:00). Qui vediamo Garrus per la prima volta letteralmente senza corazza, in abiti casual almeno, e si ritrova a dover ammettere ciò che desidera davvero: «Voglio che qualcosa vada per il verso giusto, una volta tanto». Non è tanto il sesso a spaventarlo, ma più che altro l'idea che lei non se la senta di andare fino in fondo al punto a rompere lì la relazione, senza incredibilmente spezzargli il cuore.
Ed ecco, al minuto 34:25, l'attimo in cui Shepard riesce effettivamente a consolarlo ancora una volta con una carezza... e per giunta sul lato del volto sfigurato dalle cicatrici. Si tratta di un gesto di conforto e allo stesso tempo di intimità fisica (le pupille dilatate di Garrus e il capo chino suggeriscono che tale gesto abbia lo stesso significato sia per i Turian sia per gli umani).
Non sappiamo nulla del loro momento intimo dopo il "bacio della fronte" e la carezza sulla spalla da parte di Garrus, ma sappiamo solo che alla fine è davvero andato tutto per il verso giusto
La Castle, per rimediare alla cosa, prova a immaginarlo senza essere troppo esplicita: Paige è stanca, ferita emotivamente, e invasa da così tanti sentimenti da quasi esplodere in un esaurimento nervoso. Ed è in quel momento che confessa di non essere mai stata in grado di innamorarsi di un uomo - ci era quasi riuscita con un compagno di squadra dei tempi di Akuze, prima che questi morisse sotto i suoi occhi. Ciò spinge la comandante ad abbracciare Garrus quasi come a prendere alla lettera un commento di Kelly Chambers: «Mi viene voglia di stringerlo a me e sussurrargli "Andrà tutto bene"». E alla fine della storia, i due si ritrovano nuovamente nella camera di Paige e accoccolati sul letto, e Garrus tenta addirittura di baciarla se non fosse per una chiamata urgente dall'Alleanza: gli eventi del DLC Avvento costringono i due a dover separarsi per l'ennesima volta...
(Continua...)

INDICE

Parte 3
Parte 4
Parte 5

APPROFONDIMENTO: Perché proprio Garrus? (seconda parte)

Mass Effect Logo.jpg
Ormai sono trascorsi dieci anni e più, ma esiste ancora una fetta di giocatori affezionati alla cara, vecchia triade di giochi della BioWare del famoso comandante Shepard. Noi conosciamo bene questa saga al punto che in queste pagine stiamo rilasciando il quarto capitolo "scritto dai fan per i fan" con protagonista la Shepard personalizzata di Florence Castle. Ma perché la Castle ha insistito di voler dare maggior rilievo a uno dei compagni di Shepard tanto non solo da regalargli il ruolo di "fidanzato" ma anche di dedicargli intere sezioni della storia di cui sopra? Grazie anche all'aiuto dell'utente Tumblr Ace Queen King, in questo speciale in più parti cercheremo di fare chiarezza sul famoso/famigerato beniamino delle giocatrici di Mass Effect, Garrus Vakarian

Parte 2: Garrus come interesse amoroso (1 di 3)
Finora abbiamo parlato di Garrus genericamente sul suo ruolo di amico, ma cosa accadrebbe se una Shepard femmina decidesse di approfondire la relazione con lui oltre il piano platonico? Purtroppo questa parentesi è più articolata e più lunga, perciò abbiamo preferito dividerla in tre sezioni - l'evoluzione nella Trilogia e il culmine, svelando eventualmente qualche anticipazione sul Progetto Aftermath della nostra Florence Castle.
Partiamo dal presupposto che quella di Garrus è stata riconosciuta dalle fan più sfegatate come la relazione per antonomasia, forse per via della sua somiglianza con le grandi storie d'amore dei blockbuster hollywoodiani di successo (se non addirittura dei film d'animazione Disney) o anche da quelle della saga DRAGON AGE, anch'essa figlia della BioWare, che ha procurato al pubblico femminile più sospiri e montagne di fazzoletti consumati dalle troppe lacrime che altro. Abbiamo inoltre già discusso su come si sposino bene insieme o su ciò che li rende una bella coppia. Quello che reputiamo particolarmente interessante è che la cosiddetta "Romance Shakarian" sia stata costruita non tanto su cosa dicono i due personaggi, quanto su come lo dicono.

ME1 Ellis Shepard and Garrus 1 by chicksaw2002
Garrus e Shepard in MASS EFFECT (2007).

Il rapporto tra Garrus e Shepard segue lo schema amicizia/infatuazione/innamoramento, e il fattore "amicizia" si concentra quasi interamente in MASS EFFECT (2007) - infatti è il massimo che possiamo ottenere da lui durante l'intero svolgimento del gioco. Sappiamo già che i due sono uno il complementare dell'altra, ma come si sviluppa la loro relazione?
All'epoca in cui è stato rilasciato il gioco, era inconcepibile che un umano (anzi, un'umana) si sarebbe innamorato di un Turian allo stesso modo di Ashley, Kaidan e/o Liara. E comunque visto il cattivo sangue che è sempre corso tra le due specie dopo la Guerra del Primo Contatto, ciò era probabilmente un ulteriore deterrente. E' stato quindi deciso che forse è giusto far sì che Garrus e Shepard coltivino prima un rapporto di fiducia reciproca.
Ecco perché lo vediamo, fin dall'inizio, idolatrare la comandante. Per lui Paige rappresenta una donna che ha tutto ciò che vuole: uno Spettro che rattoppa le pecche della galassia con un minimo di discrezione. Le piace anche come persona - è gentile, ha una mira infallibile e lo ascolta. Tuttavia Garrus ribadisce spesso che, come si suol dire, è bravo ma non si applica: l'Esecutore Pallin - con cui è sempre in contrasto - crede sia un buon ufficiale ma non uno che porta pazienza; Harkin - il poliziotto corrotto del mondo di MASS EFFECT - lo definisce «una testa calda che pensa ancora di poter salvare l'universo». Insomma, non sembra proprio felice all'SSC, e sembra rimpiangere di non voler «trovarsi dalla parte opposta della barricata», ma con Shepard egli nutre il sospetto che l'abbia palesemente fatto per anni.
Rispetta molto Paige, più di Kaidan o Ashley, e la chiama "comandante" o "signora" - quindi mantiene una certa distanza. Fa del suo meglio per rendersi utile sulla Normandy e nonostante non perda le staffe con ogni singolo compagno di squadra, non è mai scortese con Paige: infatti, anche quando la comandante esprime opinioni con cui egli non è d'accordo, non discute, anzi si limita a rispondere: «Ci penserò», oppure: «Capisco cosa intendi».
E' un lontano richiamo di come tratta l'Esecutore suo capo («Così sono andato da Pallin e gli ho detto esattamente come stavano le cose.») o, nei fumetti, il suo stesso padre («Facile per te, sparare sentenze da dietro una scrivania!» - Fonte: MASS EFFECT: Homeworld #4). Garrus inizia ad addolcirsi con lei, ma in realtà lo fa per rispettarla in un modo che non si aspetterebbe con altre figure autoritarie della sua vita. E l'insegnamento di Shepard - a prescindere dalla natura di quest'ultima - spinge Garrus a capire che proteggere i più deboli significhi sfondare qualche porta (via del Rinnegato) o che sia meglio lasciare libero un sospettato pur di rispettare la legge (via dell'Eroe).


MASS EFFECT (2007). Garrus all'accampamento Salarian su Virmire.

Ora, moltissimi hanno voluto che Garrus fosse un'opzione di corteggiamento fin dal primo MASS EFFECT (ne è un esempio il fumetto tutt'ora incompiuto Lo Spettro e Archangel dell'artista DeviantArt di origini spagnole ErsbethShadowSong), ma come abbiamo già detto all'inizio forse è già perfetto anche così, come a dire: «Figuriamoci se un umano potrebbe mai trovare attraente un Turian!». E poi, anche se fosse stato possibile, non sarebbe nelle corde di un protagonista Eroe/Esemplare. Esiste una differenza pesantemente marcata tra i due e inoltre sono amichevoli di carattere... o meglio, per lui Shepard è la Comandante (dopotutto, è così che la chiama quasi sempre). Come se non bastasse il loro rapporto non è equo, e semplicemente non riusciamo a immaginare una Shepard Esemplare chiedere di "leccare un lampione", citando DRAGON AGE: Origins (2008-09). Al massimo una Shepard Rinnegata, del tutto simile per Shepard uomo alla scena intima "mordi e fuggi" con Jack nel secondo capitolo.
Durante la caccia a Saren, Garrus e Paige sviluppano un forte legame e un'amicizia leggera. Il primo inizia a confidarle informazioni sempre più personali (i contrasti col padre, i grattacapi con l'SSC...), nonché i suoi dubbi su Saren e il Consiglio; la seconda lo sprona - in un modo o nell'altro - a essere migliore, e lui ne è riconoscente e la ringrazia per questo. Che Garrus sia "buono" o "cattivo", tra i due si sviluppa un rapporto mentore/allievo; non importa quale strada Garrus intraprenderà alla fine, Paige è una presenza fissa nella sua vita.
E indipendentemente dalla nostra morale, Garrus ammette che la sua permanenza sulla Normandy "gli ha insegnato molto". Considerando il suo commento sul voler vedere come funzionano le cose al di fuori dell'SSC, è plausibile che Garrus si senta un po' spiazzato dalla cultura umana. Come mai?
Umani e Turian hanno filosofie completamente diverse, quasi antitetiche. Quella opprimente di questi ultimi si basa sul collettivismo: fare ciò che è giusto per la specie nel suo insieme. Esiste una forte pressione sull'appartenere alla società Turian, quella a causa della quale Garrus si sta chiaramente logorando; non gli piace credere ciò che sia giusto per gli altri ma che lui disapprova - e che gli umani non sono costretti a farlo. C'è anche un forte spirito di sacrificio tra i Turian, ossia soffrire per una buona causa è una buona azione. E' naturale per un impero aggressivo come quello Turian, ma può anche spingere individui come Garrus ad accettare incarichi in cui non si sentono a proprio agio perché temono di commettere degli errori. Noi umani, ovviamente, diremmo che sia saggio fare qualcos'altro o la nostra abilità ne risentirebbe. Visti alcuni altri commenti di Garrus e il rapporto notoriamente precario tra umani e Turian, è certo che il restare sulla Normandy sia addirittura il primo segnale che Garrus è molto esposto alla cultura individualista degli umani.
Quindi egli muta atteggiamento, e pian piano sta diventando un "pessimo Turian".
(Continua...)

INDICE
Parte 2
Parte 4
Parte 5

domenica 9 giugno 2019

APPROFONDIMENTO: Perché proprio Garrus? (prima parte)

Mass Effect Logo.jpg
Ormai sono trascorsi dieci anni e più, ma esiste ancora una fetta di giocatori affezionati alla cara, vecchia triade di giochi della BioWare del famoso comandante Shepard. Noi conosciamo bene questa saga al punto che in queste pagine stiamo rilasciando il quarto capitolo "scritto dai fan per i fan" con protagonista la Shepard personalizzata di Florence Castle. Ma perché la Castle ha insistito di voler dare maggior rilievo a uno dei compagni di Shepard tanto non solo da regalargli il ruolo di "fidanzato" ma anche di dedicargli intere sezioni della storia di cui sopra? Grazie anche all'aiuto dell'utente Tumblr Ace Queen King, in questo speciale in più parti cercheremo di fare chiarezza sul famoso/famigerato beniamino delle giocatrici di Mass Effect, Garrus Vakarian

Parte 1: Garrus come compagno di squadra
Cargo Bay Standoff by ThunderheadFred
ThunderheadHead, Stallo nella stiva. Fanart digitale pubblicata su DeviantArt (2018).

Come tutti sanno, Garrus non è solo il miglior amico di Shepard, ma anche la sua spalla. Uno completa diligentemente l'altra e il loro contrasto serve a enfatizzare il tema del gioco. 
Pensateci bene: Garrus è un membro di una delle specie del Consiglio, coprendo un ruolo tradizionale nella società Turian come paciere (seguendo una carriera come soldato durante l'addestramento base obbligatorio). Tuttavia, egli si sente schiacciato da regole e regolamenti, e non può stare a guardare mentre un'ingiustizia resta impunita. 
All'opposto, Shepard (o Paige, nel nostro caso) non viene da una specie del Consiglio, ed è un soldato volontario. Il suo ruolo è tutt'altro che tradizionale: ella è il primo Spettro umano, e la sua carriera di soldato è già ampiamente insolita - senza contare che l'eroina della Castle è anche una biotica! E mentre Garrus brama di infrangere le regole, Paige lo fa per istinto, e spesso per un buon motivo. In quanto Spettro, sta costantemente al di sopra della legge.
E' facile notare come Garrus ci segua come un cagnolino. C'è qualcosa di unico che lo spinge a idolatrarci, il che può sembrare strano perché non ha neppure un'età esatta. Tenendo presente che i giovani Turian ricevono l'addestramento obbligatorio a quindici anni, c'è una buona probabilità che sia coetaneo o addirittura un pelo più anziano della protagonista. Invece, secondo le fonti ufficiali, nello specifico lo scrittore Patrick Weekes, l'età del personaggio è fissata a 2-4 anni in meno rispetto a Shepard.
Non è neanche un novellino del mestiere - tant'è che Garrus ammette persino che non è il suo primo incarico, quando lo si incontra per la prima volta. Certo, essere assegnato ad un compito ad alta priorità come l'indagine su Saren dimostra che Garrus è probabilmente un bravo detective, seppur un po' estremo nei suoi metodi. Non è un ragazzino che ha bisogno di essere coccolato quasi alla stregua di Bumblebee, celeberrimo Transformer della fazione Autobot tornato di recente in auge grazie al film omonimo uscito lo scorso Dicembre.
Infatti, Garrus è molto immaturo in MASS EFFECT (2007), forse perché influenzato dal suo background: per tutto il suo soggiorno alla Cittadella egli è l'ombra di un Turian, che emula disperatamente una figura ideale (probabilmente suo padre), nonché sordo ai commenti razzisti di alcuni dei nostri compagni di squadra; puntualizza ripetutamente come i Turian dovrebbero fare le cose per bene; è molto orgoglioso del suo retaggio culturale. Nonostante sia già un adulto con un lavoro stabile, però, Garrus potrebbe addirittura non aver pensato al suo ruolo nella vita... semplicemente, fa ciò che la società si aspetta che faccia.
Almeno finché non fugge con Paige, e qui inizia effettivamente a crescere un po'. Se si segue la via Esemplare (o dell'Eroe), ella soddisfa la sua pazienza e lo convince di fatto sull'importanza di "fare le cose per bene". In quest'ottica gli insegna che conta più sul come si fanno le cose e che è meglio lasciare un sospettato a piede libero che costringere un innocente alla resa. Una riflessione totalmente antitetica rispetto al pensiero Turian, visto il loro ferreo attaccamento al sacrificio: per loro "Morire per la causa" è letteralmente un inno.
In quel momento Garrus è l'incarnazione del tema della storia: le fondamenta per la comunicazione e lo sviluppo interculturale tra le specie. E non è un caso che, alla fine del gioco, egli dica a Paige che le ha "dato qualcosa su cui riflettere".


ME2 Archangel - Garrus Vakarian by chicksaw2002
Il nuovo look di Garrus in MASS EFFECT 2 (2010). Eccolo su Omega nei panni di Archangel, durante la sua missione di reclutamento.
















Ovviamente non si limita solo a riflettere nel passaggio verso MASS EFFECT 2 (2010). Nella seconda parte tratteremo più a fondo sulla sua relazione, ma vi basta sapere che anche se qui è palesemente cambiato, Garrus si comporta ancora come una spalla per Paige.

All'inizio dell'avventura Paige fu data per dispersa e la sua squadra prende strade diverse. Quando viene miracolosamente resuscitata, viene (letteralmente) ricostruita da zero, potenziata ciberneticamente e dimenticata dal suo vecchio equipaggio. Garrus invece perde l'intera squadra, viene gravemente ferito, potenziato ciberneticamente e del tutto estraniato dalla società Turian come un qualsiasi agente di Cerberus - rimarcato anche dal suo potere passivo, che ora prende il nome di "Ribelle Turian".
Si può dire che la loro amicizia stia diventando più forte durante MASS EFFECT 2, oppure che i loro sentimenti si stiano evolvendo in qualcosa di più profondo... ma questa è solo un'anticipazione di ciò che vedremo nella seconda parte! Comunque sia, Paige e Garrus possono interagire tra di loro meglio di chiunque altro, perché nessun'altro sulla Normandy è diventato un sopravvissuto come loro. Se la protagonista (come lo è Paige) è una Superstite come Profilo psicologico, è addirittura più facile notare quanto siano simili - ne avevamo già parlato nell'analisi dettagliata pubblicata tempo fa, di cui citiamo il seguente passo:
«Sebbene siano fisicamente incompatibili [...]i loro background sono segnati dalle profonde cicatrici lasciate dalla morte delle loro rispettive squadre, causata da un Divoratore nel caso di Paige e da un compagno traditore in quello di Garrus. Ciò porta a far pensare che entrambi non sopportino l'idea che "l’uno non potrebbe mai farcela senza l’altra" e che basterebbe anche un solo piccolo errore per spezzare l'equilibrio; ecco perché Paige vede in Garrus come l'unico salvagente che la salverebbe dall'abisso della solitudine e dal senso di colpa di non aver fatto un buon lavoro, nel bene o nel male.»
Quindi Garrus non è più il cagnolino che obbedisce a ogni ordine di Shepard. Occhio per occhio, la sua Missione Lealtà, mette in evidenza che sta correggendo il tiro - e si può anche discutere con Garrus, questa è la sua missione. Le sue regole. Non lascia più spazio a Paige; può rispettare la sua opinione, ma questa è la sua causa. Lei è solo un aiuto. Non si può impedirgli di far del male a Harkin/Oblio - situazione del tutto differente quando Garrus si era fatto da parte dinanzi al Dottor Heart perché gliel'abbiamo imposto noi.
Similmente, l'unico modo effettivo di impedire a Garrus di uccidere Sidonis è costringerlo facendo leva sulla nostra amicizia nei suoi confronti oscurandogli il mirino con la testa. Paige scommette la sua stessa vita e se le sue intenzioni sono dettate dalla mano del giocatore, appare chiaro che, se al suo posto ci fosse stato qualcun altro, Garrus gli avrebbe sparato.
Invece no. E' di Shepard che stiamo parlando, e nessuno lo capisce meglio. Se Paige è disposta a sacrificarsi per impedirgli di uccidere Sidonis, di certo è un sacrificio che non vorrebbe sulla coscienza. 
Neanche a dirlo, per questo assurdo gesto egli sarà arrabbiato con lei: gli stiamo letteralmente chiedendo di scegliere tra la vendetta (e la giustizia) o Paige... e lui ha optato per la seconda. In pratica Garrus volta le spalle al suo credo instillatogli dal suo lavoro, la sua famiglia e la sua cultura per l'amicizia di Paige. Un enorme progresso.
Da qui in poi Garrus è il nostro migliore amico, e quando lo aiutiamo a scoprire che nell'universo esiste anche il grigio (celebre la frase: «È molto più facile vedere il mondo in bianco e nero. Il grigio... Non so cosa fare con il grigio.»), è anche un'esperienza che parla per Paige. Ella infatti è costretta a compiere certe azioni in un mondo moralmente grigio in ME2 - l'intera cornice, ossia lavorare per Cerberus, è qualcosa di neanche lontanamente "pulito" e luminoso rispetto a quella dell'Alleanza nel capitolo precedente.

Garrus e Shepard nella batteria primaria della Normandy, durante le vicende di MASS EFFECT 3 (2012).


Passando a MASS EFFECT 3 (2012)Shepard è stata disonorata - sbattuta in prigione dal suo stesso governo con l'accusa di terrorismo. Nessuno le crede sulla minaccia dei Razziatori. Alcuni non sono neanche sicuri se la sua lealtà sia per l'Alleanza o per Cerberus, per quante volte abbia mandato al diavolo l'Uomo Misterioso. Quando Paige lascia la Terra, l'unica persona a credere che lei possa farcela è l'Ammiraglio Anderson - e questi sceglie di restare indietro. Paige è rimasta ancora una volta senza alleati, ma disposta a fare ciò che è necessario per finire il lavoro.

Al contrario Garrus viene lodato dal suo governo. Grazie agli agganci di suo padre, è riuscito a ottenere un colloquio con il Primarca, e la sua influenza viene per certi versi trattata con serietà. Di riflesso, grazie a Garrus la Gerarchia Turian è riuscita a prepararsi al meglio all'invasione. E lui è trattato molto bene dal suo governo - si trova in una posizione privilegiata e i generali lo salutano. E' un leader molto rispettato, un uomo da cui la gente si aspetta una risposta.
Ma in realtà... non ne ha una! Lui e Paige portano sulle spalle molti fardelli, il più grosso dei quali è rappresentato dalle "decisioni spietate". Paige è solo l'unica altra persona da cui ci si aspetta compiere tali scelte difficili e, ancora, non sorprende che i due diventino più intimi in virtù delle loro esperienze.
E' davvero impressionante come entrambi abbiano esperienze contrapposte, ma che finiscano sempre per incontrarsi a metà strada. Nessuno può realmente comprendere Shepard tanto quanto Garrus, ed è probabile che egli finisca per essere il vento che gonfia la sua vela così come lei, citando un bellissimo brano di Marco Mengoni, "sarà roccia contro fuoco e gelo".
Garrus è la spalla di Shepard - i suoi obiettivi contrastano quelli della comandante, ed entrambi brillano di luce propria.


INDICE


Parte 1
Parte 4
Parte 5